Al Museo Civico P.A. Garda si è appena conclusa la mostra "Olivetti e l’arte: Jean-Michel Folon", seconda delle sei mostre previste nel ciclo Olivetti e la cultura nell’impresa responsabile, un grande progetto di valorizzazione e fruizione della raccolta di opere d’arte Olivetti, oggi di proprietà Tim. Sono già in pieno svolgimento i lavori di allestimento della prossima esposizione, di cui saranno forniti contenuti e anticipazioni nei prossimi giorni.
La mostra dedicata a Folon intanto chiude con un bilancio positivo non solo in termini di cifre ma anche di soddisfazione espressa da visitatori di ogni provenienza ed età.
Un allestimento poetico e giocoso ha reso possibile un tipo di fruizione che senza nulla togliere alla consistenza dei contenuti, ha permesso livelli di approfondimento diversi. Così, oltre ai tantissimi appassionati e conoscitori dell'esperienza olivettiana, si è registrato un notevole afflusso di scolaresche, per le quali sono stati ideati percorsi dedicati e visite animate.
In cinque mesi di apertura la mostra ha avuto circa 5.000 visitatori. Gli ingressi sono cresciuti costantemente e in modo significativo non appena le restrizioni COVID lo hanno permesso.
Dai fruitori più piccoli, provenienti dall'Asilo Nido Adriano Olivetti, fino agli studenti delle superiori, giovani e giovanissimi hanno potuto immergersi nelle atmosfere evocate dagli omini blu di Folon e avventurarsi lungo le direzioni della fantasia tracciate dalle sue frecce animate, alla scoperta del percorso di produzione, cultura e arte scritto dalla storica impresa italiana nell’arco di alcuni decenni, dal periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale sino alle soglie del XXI secolo.
Tra i visitatori più illustri, il museo ha avuto il piacere e l'onore di accogliere Stéphanie Angelroth, Direttore della Fondazione Folon in Belgio, Isabelle Douillette-de Pange, curatrice della Collezione Folon e Pauline Loumaye, responsabile delle produzioni culturali. La Fondazione Folon, ente patrocinante, ha voluto infatti visitare la mostra e conoscere l’Associazione Archivio Storico Olivetti, creando un'interessante occasione di approfondimento tra i vari soggetti coinvolti nell'iniziativa. L'apprezzamento espresso dal Direttore e della curatrice della collezione Folon dell'omonima Fondazione hanno coronato la seconda tappa di un percorso, che riserva ancora molte sorprese. Altri apprezzamenti sono pervenuti dalla storica dell'arte Marilena Pasquali, rappresentante italiana della Fondazione Folon ed esperta del maestro.
L'Assessore alla Cultura Costanza Casali esprime così la propria soddisfazione:
“Questa seconda mostra ci ha dimostrato che la strada intrapresa è quella corretta. Il pubblico aumenta, espandendosi per aree geografiche ma anche per età e provenienza culturale. A fornire la giusta ispirazione è proprio la lezione della Olivetti che, puntando su giovani artisti e grafici per la promozione dei propri prodotti, implicitamente favorì l'immagine di sé come azienda aperta alla comunicazione e consapevole del valore culturale dell'arte, intesa come espressione di un'epoca. Analogamente, il lavoro di progettazione e allestimento di questo ciclo di mostre pone la fantasia e la creatività al servizio della divulgazione di informazioni, utilizzando la comunicazione visiva per creare un punto di contatto con il visitatore, sempre più coinvolto e stimolato a partecipare dal punto di vista cognitivo ed emotivo all'esperienza di visita”.
L’Amministrazione comunale