È stata inaugurata oggi a Milano presso il Museo del Novecento la mostra “Olivetti, una storia di innovazione”, promossa da Olivetti in collaborazione con Associazione Archivio Storico Olivetti e Fondazione Adriano Olivetti. L’iniziativa fa parte di un ricco programma di eventi dedicati all’innovazione tecnologica realizzati dall’azienda in occasione della Milano Digital Week, di cui è partner.

L’esposizione, che sarà aperta gratuitamente al pubblico fino al 14 aprile, rappresenta il racconto di oltre un secolo d’impresa e propone un percorso espositivo ricco di elementi che hanno scandito negli anni la storia di Olivetti improntata all’innovazione: manifesti, locandine pubblicitarie di Giovanni Pintori e di altri importanti artisti, fotografie uniche, accanto a prodotti iconici come le celebri macchine per scrivere “Lettera 22” e  “Valentine”, proseguendo fino al mondo digitale di oggi con il Form 200, registratore di cassa connesso e primo prodotto realizzato grazie all’Olivetti Design Contest promosso dall’azienda e rivolto agli studenti delle maggiori università europee di design.

Dare un’anima ai prodotti è stato l’elemento caratterizzante della produzione olivettiana, che ha pensato la fabbrica e l’intera catena di produzione (dai negozi ai materiali utilizzati per gli oggetti, comprese le loro forme) coniando un nuovo rapporto tra uomo e macchina, antesignana di un progetto modernista di messa in forma della vita nel mondo delle tecnologie e dell’informazione.

L’architettura, il design, la grafica, la pubblicità hanno contribuito a formare un modello aperto di impresa, unico nella storia dell’industria del dopoguerra e un importante contributo alla cultura visiva del Paese. Nel guardare a un passato che è il racconto storicizzato di un grande progetto visionario, la mostra si prolunga nel presente di un’azienda che con i suoi prodotti e servizi digitali attuali continua a innovare.

Secondo Gaetano di Tondo, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Olivetti e Presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, “La parola innovazione da sempre ha giocato un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’azienda, oggi protagonista della Digital Transformation che caratterizza il nostro tempo. La visione storica della relazione fra uomo, industria e architettura ci conduce al cuore digitale di Olivetti attraverso la scuola digitale, lo smart working, le smart city, fino all’affascinante mondo dei Big Data”.

“Alla domanda su chi sia oggi il nuovo Adriano Olivetti rispondiamo che Olivetti oggi è chi crede che giustizia, responsabilità, sostenibilità, progresso e innovazione a misura d’uomo, siano questioni ancora irrisolte alle quali è urgente dare una risposta”, afferma Beniamino de’ Liguori Carino - Segretario generale della Fondazione Adriano Olivetti. “Olivetti oggi siamo tutti noi. Se Ivrea città industriale del XX secolo è diventata Sito UNESCO lo deve proprio alla visione di Adriano Olivetti: icona del Made in Italy, modello di riferimento per l’Italia che produce e progetta il futuro”.

Anna Maria Montaldo, Direttrice Area Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano, commenta così l’iniziativa: “Olivetti è una bellissima storia del Novecento italiano che dialoga nelle forme e nei contenuti con le opere della nostra collezione e con lo spirito del museo”.